Mantenere una buona e corretta routine di igiene orale, ossia l’uso regolare dello spazzolino da denti, del filo interdentale e del collutorio, è un caposaldo delle cure odontoiatriche preventive. Ma “buona” e “corretta” non rispondono di per sé ad una domanda, e cioè, quante volte lavare i denti nel corso di una giornata.
Incominciamo precisando che i professionisti della salute orale sostengono universalmente che spazzolare i denti almeno due volte al giorno con dentifricio al fluoro sia un’abitudine fondamentale per prevenire la carie dentale e altre conseguenze spiacevoli.
Tuttavia, la relazione precisa tra la frequenza di spazzolamento dei denti e il suo impatto sulla salute orale è ancora oggetto di dibattito. Alcuni sostengono che lavare i denti due volte al giorno sia troppo poco e che bisognerebbe lavarli almeno 3 volte, ossia dopo i pasti principali. Altri, invece, affermano che è importante spazzolarli ogniqualvolta si è mangiato qualcosa, fino ad arrivare anche a 5 volte al giorno, considerando gli spuntini. Altri ancora affermano che è sufficiente lavare i denti anche solo una volta la sera prima di andare a dormire.
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su vari aspetti, così da capire non solo quante volte lavare i denti, ma anche quali sono i benefici che possono originarsi da un corretto numero di lavaggi e quali invece sono i rischi che possono derivare da un eccessivo, o al contrario, scarso impiego dello spazzolino.
Diversi studi scientifici hanno fatto luce sull’importanza della frequenza dello spazzolamento dei denti nella prevenzione della carie e di altre patologie dentali con l’obiettivo di definire l’associazione tra la frequenza dello spazzolamento dei denti e lo sviluppo di fastidiose conseguenze.
Da questi studi sono emersi alcuni punti chiave:
Un aspetto cruciale per poter comprendere quante volte lavare i denti nel corso di una giornata è considerare la complessità dei fattori intrecciati con il meccanismo della pulizia orale. La durata e la tecnica dello spazzolamento, la composizione del dentifricio e la qualità dello spazzolino utilizzato contribuiscono all’efficacia dell’igiene della bocca. Ma è proprio dalla frequenza e dalla regolarità che derivano i risultati migliori.
Prestando cura alle pratiche di spazzolamento raccomandate, è possibile ridurre significativamente il rischio di sviluppare carie e altre patologie orali più gravi e contribuire alla salute e al benessere orale a lungo termine.
Alcuni studi condotti attraverso questionari sulle abitudini dell’igiene orale di diverse categorie di soggetti di varie età hanno fornito interessanti spunti sulle abitudini di igiene orale e sulla consapevolezza della salute generale ad esse associate. Analizzando i dati raccolti, emerge chiaramente che esistono differenze significative nelle pratiche di igiene orale tra bambini, giovani, adulti e anziani, suggerendo la necessità di adottare approcci personalizzati per la promozione della salute dentale ma di stabilire anche alcune linee di buona condotta.
Le domande poste nei questionari erano del tipo: “Quanto spesso ti lavi i denti?” e le risposte possibili variavano da “più di 3 volte al giorno”, “3 volte al giorno”, “2 volte”, “1 volta” e “non mi lavo i denti”.
Per comodità, i partecipanti sono stati suddivisi in giovani (fascia d’età 18-35 anni) e adulti-anziani (36-65 e + anni).
Secondo i risultati degli studi, i giovani sembrano essere meno propensi a mantenere abitudini di igiene orale quotidiane rispetto agli adulti-anziani. Il 47% dei giovani intervistati ha dichiarato di pulire i propri denti una volta al giorno utilizzando per lo più uno spazzolino medio con dentifricio al fluoro. Tuttavia, è preoccupante notare che solo il 40% dei giovani adulti copre tutte le setole dello spazzolino con il dentifricio prima di iniziare la pulizia, mentre il 40% copre solo metà delle setole. Questo suggerisce una carenza di consapevolezza riguardo alla corretta tecnica di spazzolamento, forse legata all’idea di un risparmio di dentifricio.
D’altra parte, gli adulti-anziani sembrano adottare abitudini di igiene orale più rigide, con il 60% che pulisce i propri denti due volte al giorno utilizzando principalmente uno spazzolino medio e coprendone con il dentifricio al fluoro tutte le setole.
Se consideriamo le abitudini legate allo stile di vita:
In una pubblicazione si è rilevato che circa il 40% dei soggetti si lava occasionalmente i denti e solo il 26% afferma di spazzolarli tra le 2 e le 3 volte al giorno. Anche per quanto riguarda i bambini, dai sondaggi compiuti intervistando i loro genitori, è emerso che la media di spazzolamenti al giorno è di 2 volte e viene confermato che quelli che hanno imparato questa pratica in tenera età hanno relativamente meno carie dentali crescendo.
Promuovere una migliore igiene orale e la consapevolezza della salute dentale, in qualunque fascia d’età e partendo già dai bambini, è quindi cruciale per garantire il benessere a lungo termine di tutta la popolazione.
Se lavarsi i denti non è una parte essenziale della routine per molti degli intervistati, c’è un altro equivoco che emerge da questi studi, specialmente per i giovani. Stiamo parlando della loro convinzione che lavare i denti una volta al giorno sia sufficiente per proteggere la propria salute dentale.
Uno dei principali motivi per cui lavare i denti una volta al giorno non è sufficiente è il rischio di accumulo di placca. La placca è una pellicola appiccicosa che si forma sui denti a causa dei batteri presenti nella bocca e che, se non viene rimossa regolarmente attraverso la spazzolatura, può indurirsi e trasformarsi in tartaro che, può venir rimosso solo dal dentista o dall’igienista dentale mediante strumenti specifici. L’accumulo di placca e tartaro può portare alla formazione di carie dentali e alla progressione delle malattie gengivali.
Inoltre, lo spazzolamento una volta al giorno può non essere sufficiente per rimuovere tutti i residui di cibo che possono rimanere intrappolati tra i denti e lungo la linea gengivale fornendo un ambiente favorevole per la crescita batterica e l’infiammazione delle gengive. Questo può portare a condizioni come la gengivite e la parodontite, che possono causare sanguinamento gengivale, infiammazione e persino la perdita dei denti.
Al contrario, lavare i denti più volte al giorno per un minimo di 2 minuti e assicurandosi di spazzolare tutti i denti, oltre a garantire una buona igiene orale e proteggere la salute dentale a lungo termine, contribuisce anche a mantenere un alito fresco ed una piacevole sensazione di pulizia. La spazzolatura regolare, infatti, rimuove i batteri responsabili dei cattivi odori nella bocca, aiutando a prevenire l’alitosi e a mantenere una sensazione di freschezza e benessere.
Ma se ora è chiaro che lavare i denti una volta al giorno non è sufficiente, anche il troppo, come si suole dire, stroppia!
È importante notare che lavare i denti dopo ogni pasto è consigliato per mantenere una corretta igiene orale, prevenire la formazione di placca batterica e ridurre il rischio di carie e malattie gengivali. Tuttavia, lavare i denti più di 3 volte al giorno, ossia non solo dopo i 3 pasti principali ma anche dopo un eventuale spuntino e merenda, potrebbe non solo non essere necessario ma potrebbe comportare consumo eccessivo dello smalto dentale, denti sensibili (ipersensibilità dentinale) e abrasione e recessione gengivale.
Vediamo nel dettaglio cosa comporta un’eccessiva igiene orale:
Quindi, se è importante mantenere un’adeguata igiene orale, altrettanto lo è evitare un eccesso di spazzolamenti. Un’igiene orale troppo frequente, o per troppo tempo o con troppa foga, potrebbe danneggiare le gengive, lo smalto e contribuire allo sviluppo di malattie parodontali.
È importante trovare un equilibrio tra una pulizia adeguata e la prevenzione dei danni ai tessuti gengivali e dentali. Per questo motivo, è consigliabile seguire le raccomandazioni degli esperti e lavare i denti 2 o 3 volte al giorno, per una durata di almeno 2 minuti, fino ad un massimo di 4. Buona pratica è poi consultare regolarmente un dentista per assicurarsi che la tecnica di spazzolamento sia quella corretta in modo da garantire che le pratiche di igiene orale siano sicure ed efficaci per mantenere una bocca sana e un sorriso luminoso.
Ora che abbiamo compreso quando lavare i denti e quante volte spazzolarli quotidianamente, è arrivato il momento di accennare quali sono le conseguenze di una scarsa igiene orale.
Premettiamo che queste possono essere anche molto gravi influenzando non solo la salute dentale, ma anche il benessere generale dell’individuo. Va sottolineato anche che andare a letto senza lavarsi i denti o scordare di spazzolarli dopo pranzo ogni tanto, non causa di per sé problemi a lungo termine. Tuttavia, saltare regolarmente lo spazzolamento serale, mattutino o dopo pranzo, può aumentare il rischio di patologie e complicazioni dentali.
Le principali conseguenze possono essere raggruppate in due categorie:
Per approfondire questi temi, leggi l’articolo dedicato alle conseguenze di una scarsa igiene orale.
Alla lista di domande a cui abbiamo risposto in questo articolo, da quante volte lavare i denti al giorno a quali sono i rischi di lavarli una volta al giorno, mancherebbe un’ultima domanda: “Con cosa?”.
Per questa la risposta è però semplice: i prodotti tau-marin sono quello che stai cercando per un’igiene orale corretta e profonda. Scopri lo spazzolino adatto a te e non dimenticare di associarlo a filo interdentale e collutorio per prenderti cura della tua salute orale e di quella delle persone a te care, grandi e piccini.