La carie dentale è un problema comune, ma spesso sottovalutato. Tale disturbo può progredire attraverso diversi stadi, se non trattato tempestivamente. Quali sono i sintomi associati e come riconoscerli? Come affrontare i singoli stadi? Carie lasciate indisturbate possono essere decisamente fastidiose: scopriamo i segnali da non trascurare e le strategie di prevenzione più efficaci!
La carie dentale è un’infezione causata dai batteri cariogeni, i microrganismi “cattivi” della flora batterica orale, che metabolizzano gli zuccheri della dieta producendo acidi capaci di erodere progressivamente i tessuti dei denti. Questo processo può essere paragonabile a quello della formazione di una buca nel manto stradale: all’inizio è superficiale, quasi invisibile, ma col tempo, se trascurata, si espande trasformandosi in una cavità sempre più ampia e pericolosa. Questo deterioramento dei tessuti dentali si sviluppa in sei stadi progressivi e distinti. Scopriamoli insieme!
La carie, allo stadio iniziale, può essere un nemico silenzioso e difficile da individuare. Alcuni segnali, tuttavia, possono aiutarti a riconoscerla in tempo. Il primo indizio? La comparsa di fastidiose macchie bianche!
Queste si formano poiché gli acidi rilasciati dai batteri iniziano ad attaccare i denti a partire dallo strato più esterno, lo smalto, da cui dipende in parte il colore dei denti, portando alla perdita di minerali importanti come calcio, fosforo e fluoro. Ma ecco la buona notizia: se si interviene subito, si può fermare questo processo prima che i tessuti più interni siano compromessi. Con alcuni semplici accorgimenti come, ad esempio, l’impiego quotidiano di un dentifricio al fluoro, è possibile contrastare il processo di demineralizzazione, riequilibrare la flora batterica e riparare lo smalto, ripristinando lo stato di salute dei denti.
Se non si interviene prontamente, la carie può avanzare verso il secondo stadio. In questa fase, l’erosione causata dagli acidi può portare a una perdita eccessiva di minerali, danneggiando l’integrità smalto e dando vita alle prime cavità. A questo punto, i prodotti remineralizzanti non sono più sufficienti a compensare le perdite, per cui diventa fondamentale rivolgersi al proprio dentista di fiducia per un intervento mirato.
Quando i batteri hanno completamente eroso lo smalto la carie penetra nella dentina, segnando l’inizio del terzo stadio. A questo punto, ci si avvicina sempre di più alla polpa dentale, dove si trovano i nervi. Per questo, è normale avvertire dolori più intensi e un aumento della sensibilità durante il consumo di bevande e cibi dolci, caldi o freddi. In questa fase, per fermare la carie e ripristinare la cavità, servono interventi più incisivi: il dentista potrà optare per un’otturazione o, nei casi più seri, per l’applicazione di una corona.
Nel quarto stadio della carie, l’erosione ha raggiunto il cuore del dente, la polpa, dove si trovano nervi e vasi sanguigni. L’infezione in corso può danneggiare questi tessuti, causando un dolore persistente e fastidioso attorno al dente colpito. Se avverti questi segnali, soprattutto in presenza di macchie vistose sui denti, rivolgiti prontamente al tuo dentista! Anche se la carie è in fase avanzata, potrà intervenire con trattamenti mirati, come la terapia canalare, ripristinando lo stato di salute e l’aspetto estetico del dente cariato.
Se l’infezione all’interno della camera pulpare persiste, può generare un accumulo di pus alla radice del dente portando alla formazione di un ascesso, che rappresenta il quinto stadio della carie. Col tempo, l’ascesso può estendersi dalla radice fino alle gengive e, in alcuni casi, anche alla mandibola, alla mascella e alle guance, causando gonfiore e dolori acuti che possono influenzare le attività quotidiane e la qualità del sonno.
Fortunatamente, anche se la situazione sembra allarmante, il dente cariato ha ancora la possibilità di guarire. Con un intervento di chirurgia dentale, il dentista sarà in grado di drenare l’ascesso e, combinando un ciclo di antibiotici, potrà controllare l’infezione, riportando il dente sulla strada della guarigione.
Quando un dente è oramai seriamente danneggiato da una carie allo stadio avanzato, potrebbe essere necessario ricostruirlo o, addirittura, estrarlo. In entrambi i casi, sebbene si tratti di interventi seri, non occorre spaventarsi! Il dentista di fiducia saprà consigliare l’intervento più opportuno in termini di salute ed economici.
Nel caso in cui un dente debba essere rimosso, può essere sostituito con un ponte, una protesi fissa o un impianto dentale, soluzioni che non solo ne rendono praticamente invisibile la mancanza, ma ripristinano anche la piena funzionalità.
Le carie dentali possono essere dei nemici insidiosi, ma con alcune semplici abitudini quotidiane è possibile prevenire la loro formazione o intervenire prima che causino danni irreversibili.
Ecco i principali consigli condivisi dai dentisti e dalla comunità scientifica:
Prendersi cura del proprio sorriso può essere impegnativo, ma i risultati valgono certamente lo sforzo. Per combattere i nemici dei denti, evitare l’insorgenza della carie e favorire un sorriso sano e duraturo, è utile scegliere i giusti alleati. Per questo, noi di tau-marin abbiamo a tua disposizione un arsenale personalizzato: scegli lo spazzolino e il dentifricio più adatti a te e non dimenticare di abbinarli a filo interdentale e collutorio per una pulizia completa.