Novità

Spazzolino con protezione antibatterica
Dove Acquistare
ragazzo sorride dopo aver scoperto come lavare i denti correttamente

Come lavare i denti: le cinque cose da sapere

Esiste un modo corretto di lavare i denti? Quali sono i movimenti giusti? In quale ordine utilizzare filo, spazzolino e collutorio? Scoprilo in questo articolo.

Quanto è importante lavarsi i denti correttamente? Tantissimo, anche se spesso questo appuntamento che dovrebbe essere quotidiano viene dato per scontato o, peggio ancora, dimenticato. Una corretta igiene orale è, invece, un gesto che va imparato sin da piccoli e mantenuto da grandi. Perché il benessere dell’intero organismo passa anche attraverso quello del cavo orale. Ma come si lavano i denti? Quali sono le cose da sapere? Vediamolo insieme in cinque punti.

Come spazzolare i denti nel modo corretto

Ogni volta che mangiamo o beviamo qualcosa, i residui alimentari possono rimanere attaccati ai denti e alle gengive, formando uno strato appiccicoso chiamato placca. Se questa non viene rimossa tempestivamente, via via si indurisce formando il tartaro. All’interno della placca possono proliferare diversi batteri che rilasciano acidi dannosi per i denti causando la formazione di carie, l’indebolimento dello smalto e l’infezione delle gengive.

Prima che questi spiacevoli inconvenienti si verifichino, è importante ricordare che adottare una corretta routine di igiene orale è il più efficace strumento di prevenzione per la salute della nostra bocca.

Spesso diamo per scontato l’atto di lavare i denti, come una tappa di passaggio nella nostra frenesia quotidiana. Tuttavia, il modo in cui ci prendiamo cura della nostra igiene orale, avendo chiaro come lavare correttamente i denti, quando,  quante volte e per quanto tempo, può avere un impatto significativo sulla nostra salute generale.

Prima di vedere insieme come spazzolare i denti nel modo corretto, iniziamo con il definire per quanto tempo bisogna lavare i denti e quante volte al giorno. I professionisti della salute orale sostengono che spazzolare i denti con dentifricio al fluoro per almeno due minuti minimo due volte al giorno sia un’abitudine fondamentale per prevenire la formazione di carie dentale e altre conseguenze spiacevoli.

Di pari importanza è, poi, come lavare i denti correttamente: la tecnica di spazzolamento è essenziale per una corretta igiene orale! Nei due minuti minimi necessari per una corretta igiene orale, dividi il tempo tra i denti superiori a sinistra per poi passare ai superiori a destra. Dedicati poi agli inferiori a sinistra e infine passa a quelli inferiori a destra, dedicando un minimo di 30 secondi per ogni settore della bocca. Lo spazzolino va inclinato verso le gengive mantenendo un angolo di 45 gradi rispetto ai denti, ed è importante far circolare le setole intorno alla linea gengivale per rimuovere la placca accumulata. Un consiglio è di evitare distrazioni durante lo spazzolamento, così da concentrarsi sulla corretta tecnica, cercando di essere delicati per non irritare le gengive ed evitare che si infiammino. È importante non dimenticare di spazzolare anche la lingua dove possono annidarsi batteri e, alla fine del lavaggio, di risciacquare bene la bocca con lo spazzolino per eliminare tutti i residui di dentifricio ed eventuali tracce di cibo. E nel caso tu abbia l’apparecchio? Nessun problema! Scopri come lavare i denti con l’apparecchio leggendo l’articolo dedicato.

ragazzo sorride dopo aver scoperto come lavare i denti correttamente

Qual è la sequenza per lavare i denti?

Lo spazzolino è l’attore principale nell’igiene dentale, ma non è l’unico strumento necessario. La placca accumulata nelle superfici interdentali, infatti, può essere particolarmente problematica da rimuovere tramite lo spazzolamento, soprattutto nelle aree posteriori della bocca. E queste zone, se trascurate, sono più suscettibili a lesioni gengivali e parodontali, nonché a carie. Pertanto, per una corretta pulizia interdentale, insieme allo spazzolamento è fondamentale l’utilizzo del filo interdentale e del collutorio. In effetti, un celebre detto africano dice: “Se vuoi andare veloce, corri da solo. Per andare lontano, fallo con qualcuno”. Parafrasando e adattandolo a questo contesto, si potrebbe dire:  “Se vuoi andare veloce, usa solo lo spazzolino. Ma se vuoi che il tuo sorriso vada sano e lontano, usa anche filo e collutorio”.

Una questione ancora dibattuta tra gli esperti, però, è in quale sequenza lavare i denti; in particolare, se sia meglio utilizzare il filo interdentale prima o dopo lo spazzolamento. Alcuni dentisti sostengono che il filo dovrebbe essere utilizzato prima dello spazzolamento, poiché ammorbidendo e rimuovendo le particelle di cibo e la placca, lo spazzolino può successivamente eliminarle con maggiore efficacia. Inoltre, il fluoro presente nel dentifricio ha, in questo modo, più probabilità di raggiungere le zone interdentali. Altri professionisti, al contrario, raccomandano lo spazzolamento prima del filo interdentale poiché ritengono che, eliminando attraverso l’azione delle setole la maggior parte dei residui presenti sui denti, il filo interdentale possa poi rimuovere la placca interdentale in modo più efficace.

E, sempre nell’ambito della corretta sequenza per lavare i denti, un’altra delle domande più frequenti è se sia meglio lavare i denti prima o dopo l’uso del collutorio. Anche per questo quesito non esiste una risposta univoca, in quanto la scelta può variare in base alle preferenze personali e alle raccomandazioni dei professionisti del settore.

Vi è un parere unanime sull’importanza di utilizzare un collutorio che contenga fluoro per aiutare a prevenire la carie, e di non risciacquare la bocca con acqua immediatamente dopo la routine di pulizia orale, poiché ciò diminuisce l’effetto positivo del fluoro contro l’erosione dello smalto.

Ma sull’ordine tra collutorio e spazzolino l’opinione dei professionisti è discordante. Uno studio in vitro, condotto da esperti di diverse nazioni che hanno esaminato le proprietà protettive contro l’erosione dentale da parte di varie combinazioni di prodotti contenenti fluoro, ha rivelato come l’utilizzo del collutorio prima dello spazzolamento sembrerebbe in grado di ridurre l’usura dello smalto. Alcune istituzioni autorevoli suggeriscono poi di non utilizzare il collutorio subito dopo aver lavato i denti, altrimenti potrebbe rimuovere il fluoro del dentifricio che ha un’azione prolungata sui denti anche dopo lo spazzolamento. Propongono anche di scegliere un momento diverso per il suo uso nel corso della giornata e di non mangiare né bere per 30 minuti dopo aver sciacquato la bocca con un collutorio al fluoro.

Scegli i giusti alleati: spazzolino e dentifricio

Il primo sintomo di una trascurata igiene orale è l’accumulo di placca batterica sulla superficie dei denti ed è scientificamente dimostrato che, rimuovendo efficacemente la placca, si può prevenire l’infiammazione gengivale e ridurre il rischio di carie, gengiviti, malattie parodontali, oltre all’insorgenza di fastidiosi disturbi come l’alito cattivo. Per questo, spazzolino e dentifricio sono i primi alleati, fin dalla più tenera età, della nostra salute e la scelta di quelli giusti è molto importante.

Non tutti gli spazzolini sono uguali: la durezza delle setole può influenzare la recessione gengivale, la sensibilità dentinale e il trauma ai tessuti molli.

È stato dimostrato, infatti, che gli spazzolini con setole più dure rimuovono più placca batterica ma causano anche una maggiore recessione gengivale rispetto agli spazzolini con setole più morbide. Pertanto, molti specialisti raccomandano l’uso di spazzolini con setole di media o bassa durezza per ridurre il trauma epiteliale, mentre si esprimono con incertezza sulle capacità di quelli super-soft nell’eliminare efficacemente la placca.

La scelta dello spazzolino appropriato dipende dalle esigenze individuali di ciascuno: persone abituate ad una scarsa igiene orale, ad esempio, potrebbero trarre maggior beneficio da spazzolini con setole di media durezza, mentre individui con recessione gengivale potrebbero preferire l’utilizzo di spazzolini ultra-soft.

Un altro fattore importante da considerare è il dentifricio utilizzato insieme allo spazzolino. I dentifrici contenenti fluoro sono raccomandati per prevenire le carie, mentre quelli con fattori anti-irritativi possono aiutare a ridurre l’irritazione gengivale. È importante utilizzare un dentifricio con la giusta concentrazione di fluoro e per questo è consigliato controllare la confezione prima di procedere all’acquisto.

La scelta del dentifricio dipende anche dall’età di ognuno:

  • gli adulti dovrebbero utilizzare un dentifricio che contenga almeno 1.350 parti per milione (ppm) di fluoro
  • i bambini che hanno più di 3 anni possono usare il dentifricio di famiglia, purché contenga da 1.350 a 1.500 ppm di fluoro. Se di età pari o inferiore a 3 anni, è possibile utilizzare un dentifricio specifico per bambini, a bassa concentrazione di fluoro, assicurandosi che ne contenga almeno 1.000 ppm e, in questa fascia di età, è importante che ne venga impiegata solo una goccia

Il tuo dentista può di sicuro consigliare a te e i tuoi cari lo spazzolino e il dentifricio più adatti alla vostra condizione dentale..

È importante, infine, segnalare due accorgimenti, apparentemente di poco conto e spesso trascurati:

  • ricordati di lavare bene lo spazzolino alla fine di ogni utilizzo. Nella nostra bocca risiedono numerose specie microbiche che vanno a costituire il nostro microbiota orale; quindi non sorprende che gli spazzolini da denti possano essere contaminati da batteri. Ma rimuovere residui di placca e di cibo dallo spazzolino, una volta finito di utilizzarlo, permetterà di evitare un’eccessiva proliferazione, in particolare dei batteri “cattivi”

non scordare di cambiare regolarmente lo spazzolino. Sostituisci lo spazzolino ogni due o tre mesi e, comunque, se le setole sono divaricate e non più dritte o se i tuoi denti non sembrano puliti dopo averli lavati è arrivato il momento di acquistare uno spazzolino nuovo.

Spazzolini tau-marin ideali per lavare i denti

Collutorio e filo interdentale: non dimenticarli

Anche la scelta del collutorio e del filo interdentale gioca un ruolo cruciale nell’assicurare una pulizia completa della bocca e prevenire una serie di spiacevoli problemi. Per questo motivo, è importante includere entrambi nella propria routine di igiene orale e utilizzarli nel modo corretto. Ricordiamo che né il collutorio né il filo sono sostituti dello spazzolino, ma vanno considerati come un complemento essenziale.

Utilizzare regolarmente il collutorio può aiutare a prevenire la formazione di placca e tartaro e a ridurre il rischio di gengivite e alito cattivo, contribuendo così a mantenere una bocca sana e pulita. È importante che il collutorio raggiunga ogni parte della bocca per almeno 30 secondi, in modo da agire efficacemente sia sui denti che sulle gengive.

Esistono diversi tipi di collutori: quelli medici prescritti da specialisti per trattare specifiche condizioni dentali e quelli a uso quotidiano. In questa seconda categoria rientrano i collutori formulati con ingredienti prebiotici e para-probiotici che, oltre a favorire una sensazione di pulizia e freschezza, aiutano a mantenere l’equilibrio della flora batterica del cavo orale favorendo il benessere generale della bocca.

Il filo interdentale è invece uno strumento fondamentale perché consente di rimuovere i residui di cibo e la placca che si accumulano tra i denti e lungo la linea gengivale, dove lo spazzolino non riesce ad arrivare.

Ecco quali sono le corrette tecniche di utilizzo del filo interdentale per ottenere i migliori risultati:

  • prendi una lunghezza adeguata di filo, di circa 30-45cm, afferrandolo in modo da avere 3 cm o 4 cm di filo teso tra le mani
  • inseriscilo delicatamente tra i denti, facendolo scorrere con un movimento deciso ma non aggressivo arrivando fino alla linea gengivale
  • effettua movimenti verticali per passarlo su entrambi i lati di ciascun dente

Attraverso queste semplici indicazioni sarà più facile eliminare le tracce di placca e di cibo, mantenendo una bocca sana e un sorriso luminoso.

Come lavarsi i denti con lo spazzolino elettrico

L’uso di spazzolini elettrici ha guadagnato sempre più popolarità negli ultimi anni, grazie alla loro efficacia e praticità nell’igiene orale. Tuttavia, vi sono alcune considerazioni importanti da tenere a mente quando si sceglie uno o l’atro modello.

Vediamo, nel dettaglio, come lavare i denti con lo spazzolino elettrico, facendo un confronto con quello manuale.

Recenti studi hanno evidenziato come, tra gli utilizzatori di spazzolini manuali ed elettrici, i comportamenti di spazzolamento siano molto simili in termini di durata e attenzione alle superfici esterne dei denti. Entrambi i gruppi, invece, tendono a trascurare le superfici interne, con una maggiore tendenza da parte di chi impiega lo spazzolino elettrico.

Inoltre, è emerso come il tempo di spazzolamento è il miglior parametro di pulizia per gli utilizzatori di spazzolini elettrici, dato che questi modelli spesso possiedono un timer incorporato, di solito settato sui 2-3 minuti, mentre con lo spazzolino manuale il tempo di spazzolamento può essere una variabile soggettiva. E ancora, movimenti circolari durante il lavaggio con lo spazzolino elettrico sembrano essere più efficaci rispetto a movimenti dall’alto verso il basso che, associati al cosiddetto “morso di tigre” (ossia tenere i denti serrati durante lo spazzolamento) determinano una pulizia meno profonda, poiché si sposta la placca dalla parte alta a quella bassa della bocca.

Di conseguenza, l’uso di uno spazzolino elettrico può essere un’efficace alternativa a quello manuale per mantenere una buona igiene orale, ma è importante prestare attenzione al modo in cui viene utilizzato. Dedicare abbastanza tempo allo spazzolamento, utilizzare movimenti circolari ed evitare di trascurare le superfici interne dei denti sono accortezze essenziali.

Come capire se i denti sono puliti?

Quando si lavano i denti è importante prestare attenzione non solo alla quantità di tempo dedicata al lavaggio, ma anche alla qualità del lavaggio stesso. Molte persone tendono a concentrarsi sulla durata del lavaggio e sull’uso di filo interdentale o del collutorio, ma trascurano aspetti cruciali come la pulizia delle superfici interne dei denti e il bordo gengivale, punti critici dove la placca può accumularsi e avviare problemi che possono nel tempo diventare sempre più seri. Il semplice spazzolamento diminuisce del 40% l’insorgenza della placca, ma questo di per sé non è indice di pulizia.

La sensazione di pulito è un fattore soggettivo: è stato dimostrato che è sufficiente porre alle persone una semplice domanda come “potresti lavarti i denti meglio del solito?” per ottenere un cambiamento nelle loro abitudini di igiene orale quotidiana, anche se erano già corrette.

Alcuni accorgimenti possono quindi permetterci di essere certi se, alla fine della nostra routine di pulizia della bocca, i nostri denti sono realmente puliti.

Se non si lavano correttamente i denti, infatti, si viene a formare un “biofilm” appiccicoso, su cui possono proliferare microorganismi patogeni, favorendo formazione di placca, demineralizzazione dello smalto, carie, infiammazioni gengivali e malattia parodontale. Eliminare questo biofilm appiccicoso quotidianamente permette di ridurre la carica batterica “cattiva”.

Se passando la lingua su tutte le superfici dei denti alla fine della routine di igiene orale si ha la sensazione che i denti siano lisci, significa che si è fatto un buon lavoro. Al contrario, se alcune aree sembrano ruvide o appiccicose, andrebbero spazzolate di nuovo: batteri, funghi, virus e protozoi, infatti, iniziano a formare lo strato di biofilm già poche ore dopo la spazzolatura.

Anche l’alito cattivo può essere un indicatore del fatto che i denti possono non essere puliti in maniera corretta.  Sebbene un cattivo odore non sia causato unicamente da una scarsa igiene orale, potrebbe essere un indicatore che qualche residuo di cibo è rimasto intrappolato tra i denti o che si sta sviluppando una situazione che, a lungo andare, potrebbe peggiorare. Placca dentale, gengive irritate o sanguinanti possono infatti essere alla base di un cattivo odore, per cui è consigliato prestare una migliore cura a come si lavano i denti ed eventualmente, al persistere del cattivo odore, recarsi dal proprio dentista per chiedere consigli adeguati.

ragazzo si specchia per verificare che i denti siano effettivamente puliti

Impara come lavare i denti con i prodotti tau-marin

Ovviamente noi di tau-marin abbiamo l’occorrente per aiutarti a mettere in pratica tutti i suggerimenti che vi abbiamo dato per spiegarvi come lavare i denti in modo corretto. Scegli lo spazzolino adatto a te e non dimenticare di associarlo a filo interdentale e collutorio per prenderti cura del tuo sorriso orale e di quello delle persone a te care. E, non dimenticare: dalla salute della tua bocca deriva il benessere di tutto il tuo corpo!

I segreti dell’igiene orale con tau-marin
L’igiene orale è una pratica fondamentale nella vita quotidiana di ciascuno di noi. Scopri i segreti per la salute della nostra bocca!