Le afte della bocca o afte orali sono un disturbo spiacevole e talvolta doloroso che dipende da innumerevoli ragioni. In questo articolo scopriremo quelle principali e perché una corretta igiene orale possa fare la differenza, prima della loro comparsa e durante la loro manifestazione.
Le afte della bocca, dal greco áphtha che significa pustola, sono piccole lesioni della mucosa orale di forma rotondeggiante e di colore rosso o bianco. Hanno un diametro di circa 2-5 mm e possono presentarsi singolarmente o in gruppo. Tanto indesiderate quanto irritanti, possono arrivare a procurare dolore, rendendo così difficili l’alimentazione o l’eloquio.
L’afta è quindi una fastidiosa lesione orale e di norma si presenta con maggiore frequenza all’interno delle labbra, ai lati della lingua o sulla mucosa di guance e palato.
Dopo aver compreso cosa sono le afte, è frequente interrogarsi circa la loro contagiosità. Incominciamo con il sottolineare che, essendo generalmente determinate da una particolare sensibilità dell’organismo ad alcuni fattori – come lo stress – non sono contagiose. Nella maggior parte dei casi guariscono da sole in una o due settimane, ma possono anche ripresentarsi, cadenzatamente.
Quando interessano esclusivamente le mucose orali e ricompaiono a breve distanza di tempo si parla di stomatite aftosa recidivante.
Se ti stai chiedendo perché vengono le afte in bocca, la risposta potrebbe essere più articolata di quanto pensi. Le cause delle afte in bocca non sono ancora del tutto certe. Si pensa, però, che tra le più probabili vi siano:
Altre cause che posso spiegare a cosa sono dovute le afte in bocca possono essere quelle che vedremo di seguito.
Anche l’abitudine tabagica può essere uno dei motivi per cui ti sarà capitato di domandarti “perché mi vengono sempre le afte in bocca?”. Queste lesioni, infatti, spesso si verificano a causa dell’esposizione a tossine e sostanze dannose naturalmente presenti nelle sigarette. Inoltre, il tabacco può anche determinare un’eccessiva disidratazione delle mucose o un’importante variazione di acidità del cavo orale tale da ridurre la resistenza alle infezioni virali o batteriche, determinando quindi la formazione di afte in bocca.
Anche l’assunzione di alcuni farmaci può essere la risposta al perché escono le afte in bocca. Raramente compaiono con l’assunzione di antibiotici, mentre, ad esempio, i farmaci chemioterapici e la radioterapia possono determinarne l’insorgenza.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato la correlazione tra stress psicologico e manifestazione di afte orali. Lo stress emotivo può infatti essere sia la causa primaria della lesione, sia un fattore che, associato ad altri, ne può provocare la comparsa.
I principali sintomi delle afte nel cavo orale sono:
Una caratteristica interessante delle afte in bocca, a differenza di altre lesioni orali, è l’assenza di sanguinamento nella zona colpita.
Come abbiamo già detto, le cause delle afte nel cavo orale sono differenti e non ne è ancora stata identificata con chiarezza l’origine. Di conseguenza, anche i rimedi per afte in bocca sono diversi, e ora andremo a vederli nel dettaglio.
Per capire come gestire le afte in bocca devi sapere che la maggioranza dei trattamenti previsti per favorirne la guarigione è rappresentata dall’utilizzo di sostanze da applicare direttamente sulla zona coinvolta e includono rivestimenti protettivi, anestetici e rimozione con laser.
Oltre ai metodi tradizionali, non mancano anche i rimedi naturali per le afte in bocca. L’aftosi orale, infatti, tende a guarire spontaneamente nel corso di una o due settimane. Tuttavia, la sua totale remissione può essere accelerata da alcuni metodi, i cosiddetti rimedi della nonna. Tra questi ricordiamo:
Dato che può essere molto fastidiosa, spesso ci si può domandare “ma quanto dura un’afta?”. La durata è variabile, ma di norma non supera le due settimane. Con la guarigione dell’afta, il dolore e il fastidio si riducono fino a scomparire completamente, e si può tornare alle normali abitudini alimentari.
Dopo aver capito perché vengono le afte in bocca e quanto dura un’afta, viene naturale interrogarsi sulla possibilità di prevenire questa fastidiosa lesione orale.
Il primo step fondamentale per mantenere il cavo orale in salute ed evitare la formazione di afte, carie o altre fastidiose patologie è avere cura della propria igiene orale con regolarità, lavandosi i denti almeno 3 volte al giorno con spazzolino, dentifricio e filo interdentale. È buona abitudine anche fissare una seduta di igiene dentale almeno due volte l’anno.
In secondo luogo, può essere consigliabile evitare cibi troppo piccanti o eccessivamente salati che potrebbero infiammare la mucosa orale, predisponendola alla formazione di afte in bocca. È da evitare anche l’assunzione di sostanze alcoliche.
Infine, se si portano apparecchi o protesi dentali è molto comune la comparsa di afte, date dallo sfregamento delle parti metalliche dell’apparecchio sulla mucosa. La loro formazione non è da riferirsi ad un inserimento errato dell’apparecchio e può essere evitata con dei piccoli accorgimenti che di norma fornisce il dentista stesso. Se le afte in bocca diventano un fenomeno ricorrente, è consigliabile parlarne con lo specialista.
Afte: cosa mangiare per non infiammare ulteriormente il cavo orale? Se sei arrivato a questo punto dell’articolo, molto probabilmente in questo momento stai soffrendo per un’afta in bocca e ti stai domandando cosa mangiare con le afte e cosa invece è meglio evitare.
La dieta di chi soffre di afte in bocca deve prevedere un corretto apporto di nutrienti quali ferro, folati, vitamina D e vitamina B6 e B12. Ma in quali alimenti si trovano questi nutrienti?
Sono sicuramente da integrare nella propria dieta:
Nei cibi da evitare con afte in bocca ricordiamo invece:
Le afte in bocca sono una tra le condizioni mediche più comuni che colpiscono le mucose orali. Alcuni esperti stimano che circa 1 persona su 10 ne sia colpita, ma è difficile dire esattamente quante persone continuino ad avere afte.
La maggior parte delle persone le contrae per la prima volta in giovane età e sono più comuni nelle donne che negli uomini. La forma minore è di gran lunga la più frequente e colpisce l’85% di tutte le persone che soffrono di afte, mentre solo il 10% presenta afte gravi e il 5% presenta afte erpetiformi.
Le afte in bocca non sono contagiose. Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, possono verificarsi a causa di infezioni virali ma possono anche essere innescate da fattori quali stress, mancanza di vitamine o cambiamenti ormonali.
Quello che risulta interessante è che l’ereditarietà di alcune varianti genetiche coinvolte nelle risposte pro-infiammatorie svolge un ruolo nella formazione delle afte e può quindi predisporre i membri di uno stesso gruppo famigliare ad essere maggiormente soggetti a queste fastidiose lesioni orali.
Potresti non sapere che afte in bocca, covid e igiene orale sono strettamente connessi gli uni agli altri, e ora ti spiegheremo in che modo. La cavità orale è un ambiente accessibile e privilegiato per l’interazione di SARS-CoV-2, il virus responsabile dell’insorgenza del covid, con le cellule immunitarie della mucosa orale. Le lesioni aftose e la candidosi sono infatti le manifestazioni orali più comuni in un soggetto positivo al COVID-19.
Mancanza di igiene orale, infezioni opportunistiche, stress e comorbidità sembrano quindi essere i fattori predisponenti più importanti per lo sviluppo delle lesioni orali nei pazienti con COVID-19.
Per prevenire l’insorgenza delle afte in bocca può essere utile basare la propria igiene orale sull’utilizzo di prodotti di qualità e comprovata efficacia. Dentifricio, spazzolino, collutorio e filo interdentale rappresentano la routine perfetta per una salute orale di successo, e noi di tau-marin non vediamo l’ora di farti provare tutte le nostre eccellenze!
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