Tre aree: musica, arti grafiche e video making. Tre vincitori, quattro menzionati e decine di skater di età diverse con una grande voglia di mettersi in gioco e mostrare il loro talento creativo. Questi sono stati i punti chiave dell’Urban Bootcamp, il creative contest dedicato agli skaters e ispirato allo spazzolino tau-marin Urban Edition realizzato in collaborazione con lo skater e artista Mattia Turco. Un concorso che ha visto coinvolti tre gruppi di ragazzi in un percorso volto alla creazione di un elaborato che rappresentasse al meglio la loro inclinazione per lo skateboarding.
"Lo skate è pretesto per stare assieme e condividere passioni. Un’aggregazione sana che fa nascere nuove amicizie, sinergie e progetti."
Se l’Urban Bootcamp è stata una riuscita celebrazione delle inclinazioni urbane, lo dobbiamo anche a una speciale crew che ha collaborato con noi per concretizzarlo. Stiamo parlando dei fondatori del Venice Freestyle Lab, progetto editoriale rivolto a discipline quali Skateboard, Bmx, Snowboard, Downhill, Parkour e Ski freestyle.
Ora che questa avventura è finita, non potevamo non intervistarli per capire com'è andata e quali sono stati i momenti più memorabili degli ultimi mesi. Ecco cosa ci hanno raccontato.
La vostra inclinazione per il mondo dello Skateboarding vi ha portato a sviluppare Urban Bootcamp in qualità di autori. Quanto è stata importante questa esperienza per voi e com’è andata?
Era l’anno scorso quando abbiamo iniziato a sviluppare l’Urban Bootcamp in collaborazione con tau-marin. C’era questo spazzolino disegnato dallo skater e artista Mattia Turco e un importante desiderio dell’azienda: instaurare un dialogo con il mondo dello skateboarding, celebrando le sue numerose sfaccettature e inclinazioni.
Con il team VFL abbiamo pensato a come si vive lo skating, alle giornate passate in compagnia su uno spot (a volte solo un gradino rosicchiato) a provare trick, alle ore passate a guardare gli altri e sbattere i track dello skate per terra per esultare se qualcuno è più bravo di noi.
"La cosa che ci ha colpito di più dell’Urban Edition è l’estetica fuori dai canoni del mercato. Sembra che voglia trasmettere il messaggio “sono differente dagli altri”."
Lo skate è, infatti, pretesto per stare assieme e condividere passioni. Un’aggregazione sana che fa nascere nuove amicizie, sinergie e progetti.
Alcuni hanno formato band musicali; altri, disegnando grafiche per le t-shirt della propria Crew, si sono avvicinati al mondo della grafica. Altri ancora, invece, hanno scoperto un’inclinazione per il mondo della fotografia e dei video, semplicemente iniziando a immortalare gli amici e i loro trick. Lo skateboard trasuda voglia di fare e creatività, il tutto stimolato da un desiderio fondamentale… confrontarsi! Ecco sono queste le basi che ci hanno portato a sviluppare l’Urban Bootcamp.
Dalla fase teaser alla premiazione del vincitore, qual è il momento dell’Urban Bootcamp che più vi ha emozionati?
Sicuramente la “Royal Battle” dove tutti i partecipanti, terminato il mese di tutoraggio dei “1st creator”, hanno caricato i loro elaborati nei gruppi Telegram e hanno iniziato a votarsi tra di loro. Era avvincente come, grazie al sistema che permetteva di dare e togliere il proprio voto, appena veniva caricato un nuovo elaborato la classifica veniva continuamente stravolta. Una sfida veramente avvincente fino all’ultimo secondo. Fino all’ultimo non sapevamo chi sarebbero stati i dieci finalisti di ogni categoria.
Com’è stato vedere i primi lavori arrivati e, dunque, i frutti di un progetto nato per valorizzare il talento di giovani skaters?
Dobbiamo ammettere che un Creative Contest è sempre una scommessa. Non sai mai quale sarà la qualità degli elaborati partecipanti. L’Urban Bootcamp ha superato ogni aspettativa: sin dai primi lavori caricati ci siamo resi conto che il livello era veramente elevato. Siamo molto soddisfatti dei lavori presentati e dei tre vincitori selezionati (Emanuela Giurano, Nicolò De Giosa e Alessandro Campagna).
Quanto è importante per voi essere d’ispirazione per le nuove generazioni?
Da sempre Venice Freestyle Lab porta avanti l’idea di non offrire unicamente contenuti in maniera unidirezionale. Come per tau-marin, nei nostri progetti di comunicazione c’è sempre la ricerca di un’interazione con il pubblico. Raccontiamo loro storie vere, di atleti professionisti del mondo freestyle, in maniera da offrire spunti per iniziare un processo di approfondimento e crescita. E l’Urban Bootcamp è stato così: un progetto sincero e spontaneo dove si è interagito molto e si è dato spazio alle inclinazioni dei ragazzi.
Cosa vi piace dello spazzolino Urban Edition tau-marin?
La cosa che ci ha colpito di più dell’Urban Edition, sin dall’inizio (abbiamo, infatti, avuto la fortuna di poter assistere alla sua creazione), è l’estetica fuori dai canoni del mercato. Questo spazzolino è un oggetto iconico interpretato con materiali e colorazioni che difficilmente si vedono nel mercato dell’igiene orale. Sembra che voglia trasmettere il messaggio “sono differente dagli altri” concetto che troviamo adattissimo al mondo dello Skateboarding.